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ATTO DI INDIRIZZO – D’Aprile: “Per il nuovo contratto servono risorse aggiuntive e maggiore tutela per la libertà di insegnamento”

Il Segretario Generale della UIL Scuola RUA: Vanno detassati gli aumenti contrattuali per recuperare il potere d’acquisto

“Il rinnovo del contratto deve innanzitutto tradursi nella volontà di mettere a sistema gli investimenti: il primo è quello sul personale”. Così il Segretario generale Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, al termine dell’incontro col ministro Valditara di presentazione dell’atto di indirizzo del prossimo rinnovo contrattuale 2022-24.

Atto di indirizzo a maglie larghe, così come auspicavamo – racconta il Segretario – che, con la volontà delle parti, dovrà trovare nel negoziato la valorizzazione del personale della scuola attraverso interventi organici sia di tipo economico che normativo, anche in ottica di miglioramento di diversi istituti giuridici del precedente contratto non sottoscritto dalla Uil Scuola Rua.

La bozza che è stata illustrata stamattina (4 luglio, ndr) prevede la rivisitazione della figura del ‘docente incentivato’ (previsto dal DL 36/2022) che – ricorda D’Aprile – ha introdotto un meccanismo competitivo tra docenti.

La proposta andrà valutata nel merito ma nelle linee generali ci trova d’accordo- aggiunge – Si tratta di norma discriminatoria, come più volte da noi affermato, che manifesterà la sua efficacia nel 2032 e solo per il 5% dell’intera platea di docenti.

Serve uno stanziamento sostanziale per recuperare il potere d’acquisto eroso dall’inflazione a partire dalla detassazione degli aumenti contrattuali e nello stesso tempo bisogna uniformare gli stipendi tra i vari ordini di scuola, a maggior ragione, con lo stesso titolo di studio.

Appare non più rinviabile estrapolare la scuola dai vincoli di bilancio istituendo dei capitoli di spesa in cui far confluire le risorse destinate agli aumenti retributivi.

È necessario inoltre incentivare il fondo d’istituto che nel corso degli anni è stato snaturato nella sua concezione originaria a causa dei continui tagli.
Le politiche sul welfare relative al caro vita annunciate dal Ministro durante l’incontro – afferma il Segretario – necessitano una più puntuale e precisa valutazione per stabilirne la reale attuazione.
Non una questione Nord/Sud ma un problema da Nord a Sud legato alle basse retribuzioni.

Stanziare risorse aggiuntive, rimarcare la specificità della comunità educante, rafforzare gli organi collegiali e le relazioni sindacali nonché tutelare la libertà di insegnamento, ponendo attenzione al dettato costituzionale, devono rappresentare i punti caratterizzanti del prossimo rinnovo contrattuale, conclude il Segretario.

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