Il Decreto “Sostegni” appena licenziato dal consiglio dei Ministri prevede che l’assenza da lavoro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario per la somministrazione del vaccino contro il Covid-19 è da ritenersi giustificata.
L’assenza non determina alcuna decurtazione del trattamento economico né fondamentale né accessorio.
La UIL Scuola, in data 3 marzo, aveva inviato al MI una specifica richiesta in cui rivendicava una soluzione onde evitare, ancora una volta, di scaricare le responsabilità sul personale della scuola tutto che, a seguito dell’emergenza COVID, vive già di per sé una situazione di difficoltà e che per sottoporsi al vaccino in orario di servizio è costretto ad imputare l’assenza a ferie, permessi o malattia (con relativa trattenuta).
Seppur con un certo ritardo, considerando che la vaccinazione per tanti docenti e personale ATA è stata già avviata, con la prima somministrazione del vaccino, la questione ha trovato una soluzione positiva come da noi auspicata nell’approvazione del Decreto “Sostegni”.
La UIL Scuola rivendicherà parità di trattamento tra il personale, chiedendo all’Amministrazione che quanto previsto dal Decreto valga anche per chi si è già sottoposto alla somministrazione del vaccino in orario di servizio e che il permesso o la giornata di ferie eventualmente utilizzata, sia modificata in assenza giustificata.