CASO MODENA

Pubblichiamo l’intervento del Segretario Nazionale UIL Scuola Pino Turi : indebolire le Istituzioni rende il Paese più povero.

Siamo consapevoli che solo la conoscenza e la pubblicizzazione di quanto successo riesca a smuovere le coscienze delle Istituzioni, della società civile e delle singole persone.
La scuola è un bene comune che appartiene a tutti e a tutte e come tale dobbiamo sentirci tutti coinvolti e corresponsabili per quanto è avvenuto in una scuola della provincia di Modena ma che avrebbe potuto accadere in una qualsiasi altra scuola del nostro Paese.
Come sindacato ci sentiamo profondamente coinvolti e chiamati in causa, siamo vicini a tutti i docenti e a chi opera a vario titolo nella scuola per spezzare questa sensazione di solitudine e di isolamento, per rimuovere questi atteggiamenti di contrapposizione tra la Scuola, funzione insostituibile dello Stato e le famiglie percepite, sempre più spesso, come clienti ovvero fruitori di un servizio e non come interlocutori corresponsabili di un Patto formativo-educativo che deve essere rinnovato giorno dopo giorno per il perseguimento di un bene comune: l’educazione-istruzione-formazione dei nostri figli e studenti.
Sottolineiamo l’importanza del ruolo centrale della scuola, delle Agenzie educative del Territorio, dei Partiti, dei Sindacati nel contribuire a trasmettere quell’insieme di valori democratici  fondanti nel processo formativo dei ragazzi e delle ragazze nell’età evolutiva in un contesto sociale e culturale profondamente trasformato.

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