MINISTERO ISTRUZIONE

Prossimi concorsi – Fase transitoria e a regime – Linee guida materie STEM

Procedure concorsuali infanzia/primaria e I/II grado: presentate le bozze dei decreti ministeriali per la fase transitoria (fino al 31/12/2024) e a regime. Linee guida materie STEM

Per la UIL: accelerare con le immissioni in ruolo. Calmierare i prezzi dei prossimi corsi abilitanti e consentire l’accesso, senza numero chiuso e senza selezione in ingresso, anche ai docenti in possesso di tre anni di servizio.

Sono stati presentati alle organizzazioni sindacali gli Schemi di Decreto ministeriale relativi ai prossimi concorsi ordinari, in fase transitoria e a regime, per la scuola dell’infanzia e primaria su posto comune e di sostegno e per la scuola secondaria su posto comune e di sostegno come modificati e integrati a seguito della pubblicazione del Decreto legge 22.06.2023, n. 75 (Decreto PA Bis) che, ricordiamo, dovrà essere convertito in legge.
Di seguito cosa prevedono le bozze dei decreti

Scuola di I e II grado

Al fine di assicurare il tempestivo conseguimento degli obiettivi assunzionali previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza:
1) Ci sarà una prima procedura concorsuale sui posti comuni e di sostegno a cui potranno partecipare i seguenti aspiranti 

In possesso dell’abilitazione (posti comuni)
– in possesso dell’abilitazione (salvo deroghe per i docenti con almeno 3 anni di servizio indicati nei punti successivi). Per cui, oltre alla laurea magistrale o magistrale a ciclo unico, diploma AFAM di II livello, o titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso, bisogna essere in possesso dell’abilitazione per la specifica classe di concorso.
Insegnanti Tecnico Pratici (ITP): in possesso della laurea triennale (o diploma dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica di I livello) unitamente ovviamente all’abilitazione.

In assenza di abilitazione (posti comuni)
Potranno partecipare tutti i docenti in possesso del titolo di studio di accesso alla classe di concorso
richiesta e che hanno svolto, entro il termine di presentazione delle istanze di partecipazione al
concorso, un servizio presso le istituzioni scolastiche statali di almeno tre anni scolastici,
anche non continuativi, nei cinque anni precedenti, purché almeno uno dei cinque anni
sia stato prestato nella classe di concorso specifica.

Posti di sostegno: bisogna essere in possesso del titolo di specializzazione sui posti di sostegno
alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda.
Sono altresì ammessi a partecipare alla procedura concorsuale (e a quelle comunque bandite entro
il 31 dicembre 2024):

• coloro che sono in possesso della laurea magistrale o magistrale a ciclo unico, diploma AFAM di
II livello, o titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di
indizione del concorso e che, entro il 31 ottobre 2022, abbiano conseguito i 24 CFU/CFA;
• per gli insegnamenti tecnico-pratici: coloro che sono in possesso del diploma che dà accesso alla
specifica classe di concorso.

2) A seguito dell’attivazione dei percorsi universitari e accademici di formazione iniziale ci sarà un’ulteriore procedura concorsale

Oltre a tutti candidati sopra menzionati, sono altresì ammessi, per i concorsi banditi fino al 31/12/2024, per i posti comuni, i canditati che, fermo restando il possesso del titolo di studio necessario con riferimento alla classe di concorso, abbiano conseguito almeno 30 CFU/CFA del percorso universitario e accademico di formazione iniziale.
Tali candidati partecipano con riserva di conseguimento del titolo di accesso alla procedura qualora, entro il termine per la presentazione delle istanze di partecipazione alla procedura concorsuale, siano iscritti al percorso universitario e accademico di formazione iniziale e non abbiano ancora concluso l’acquisizione dei 30 CFU/CFA previsti per l’accesso al concorso. La riserva è sciolta positivamente qualora i 30 CFU/CFA siano conseguiti entro il 30 giugno dell’anno scolastico antecedente a quello della nomina a tempo determinato una volta superato il concorso. Il mancato scioglimento della riserva entro il termine sopra indicato comporta l’esclusione dalla nomina a tempo determinato.
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Scuola della infanzia e primaria

non è cambiato nulla in quanto sia il diploma magistrale conseguito entro il 2001/2002 che il cosso di Scienze della Formazione Primaria erano e restano titoli abilitanti senza necessità di ulteriori crediti o percorsi.

Riserva di posti, pari al 30 per cento: resta confermata, per i concorsi di tutti gli ordini di scuola e  indipendentemente dalla fase, la riserva di posti, pari al 30 per cento per ciascuna regione, classe di concorso e tipologia di posto, in favore di coloro che hanno svolto, entro il termine di presentazione delle istanze di partecipazione al concorso, un servizio presso le istituzioni scolastiche statali di almeno tre anni scolastici, anche non continuativi, nei dieci anni precedenti. La riserva vale in un’unica regione e per le classi di concorso o tipologie di posto per le quali il candidato abbia maturato un servizio di almeno un anno scolastico. Nel calcolo della percentuale dei posti riservati si procede con arrotondamento per difetto. La riserva si applica solo nel caso in cui il numero dei posti messi a bando, per ciascuna regione, classe di concorso o tipologia di posto, sia pari o superiore a quattro.

Altre modifiche
Prove: per tutti i concorsi banditi fino al 31/12/2024 non ci sarà la prova preselettiva.

Si accede direttamente alla prova scritta i cui quesiti sono a risposta chiusa e saranno di natura pedagogica, psicopedagogica e didattico-metodologica.

Per i concorsi successivi, è data l’opportunità di scegliere tra i quesiti a risposta chiusa e quelli a risposta aperta. Qualora si optasse per il ripristino dei quesiti a risposta aperta vi è la possibilità di prevedere la prova preselettiva.
Sia nella fase transitoria entro il 31/12/2024 che in quella successiva, la prova orale valuterà le conoscenze e le competenze disciplinari del candidato.

Graduatorie: Le graduatorie saranno integrate, nel limite dei posti banditi, solo in relazione ai posti oggetto di rinuncia con i candidati che hanno raggiunto almeno il punteggio minimo previsto per il superamento delle prove concorsuali.
Per i prossimi concorsi non ci sarà più l’integrazione delle graduatorie concorsuali con i candidati idonei.

Posizione Federazione UIL Scuola Rua

Le bozze di testo presentate dall’Amministrazione stabiliscono i requisiti per la partecipazione ai prossimi concorsi, in fase transitoria e a regime, così come previsti dal decreto 36/2022 e successive modificazioni con particolare riferimento agli interventi in materia di reclutamento presenti nel decreto legge PA Bis. Per cui, nei contenuti, non c’è nulla di nuovo rispetto a quanto abbiamo già evidenziato nella scheda al decreto PA bis a cui rinviamo https://uilscuola.it/decretopa-bis-cosa-e-previsto-per-la-scuola-la-nostra-scheda/:
• Una prima procedura, che dovrebbe essere bandita a breve, al fine di raggiungere il numero dei docenti da assumere annunciati dal Ministro Valditara (per l’a.s. 2023/24 e per il futuro restano ovviamente ferme le assunzioni ordinarie da GAE e concorsi già esistenti).
• Successivamente, presumibilmente nei primi mesi del 2024, a seguito dell’avvio dei nuovi percorsi abilitanti, sarà bandita una seconda procedura per consentire la partecipazione ai concorsi anche a coloro i quali hanno il requisito dei 30 CFU a seguito della partecipazione ai nuovi percorsi abilitanti.

Tuttavia, anche in questa occasione abbiamo evidenziato le criticità e avanzato nuove richieste:

ITP: ad oggi c’è poca chiarezza sul requisito della laurea di I livello che gli insegnanti tecno pratici dovranno possedere per la partecipazione ai concorsi successivi al 31/12/2024. A tal fine è necessario che si intervenga nel merito per fornire – in tempo – indicazioni più chiare e precise a chi dovrà partecipare ai prossimi concorsi.
Prove semplificate nella prima fase concorsuale: il ritorno dei test “a crocette” ci lascia un po’ perplessi. Ci auguriamo infatti che non si ripeta l’esperienza del recente concorso che ha visto gli aspiranti docenti affrontare, appunto, il ‘test a crocette’ con quesiti spesso non attinenti alla disciplina insegnata e perlopiù con risposte errate, incomplete, duplicate ecc…

Nell’iter di conversione in legge del decreto PAS Bis chiederemo al governo di riflettere sull’efficacia di questo metodo di reclutamento, se sia giusto applicarlo, oppure se lo si debba riservare alle discipline tecnico/scientifiche e non umanistiche dove il ragionamento risulta invece indispensabile.

Utilizzo delle graduatorie dei precedenti concorsi ordinari per garantire le assunzioni anche degli idonei: abbiamo ribadito una maggiore tutela della loro posizione rispetto ai futuri vincitori dei Concorsi le cui procedure dovranno necessariamente tenere conto delle regioni e delle classi di concorso in cui gli idonei sono maggiormente presenti. Per loro dovrà comunque essere garantita l’immissione in ruolo. Ciò è coerente con la posizione che la UIL Scuola ha da sempre espresso su tutta la materia del reclutamento per cui riteniamo che vadano utilizzate con priorità le graduatorie esistenti perché i docenti ci sono.
Accelerare con le assunzioni in ruolo e coprire tutti i posti vacanti deve essere l’obiettivo primario.
Vigileremo affinché l’accavallarsi di diverse procedure, il cui accesso è consentito con diversi requisiti,
non crei concorsi doppioni vanificando l’obiettivo.
Per garantire una maggior copertura di tutti i posti disponibili resta, per la UIL Scuola, necessario:

Per il sostegno: eliminare il numero chiuso di accesso ai percorsi di specializzazione. Solo così si potrà fornire una prima risposta concreta ad un’esigenza sempre più evidente e limitare, il più possibile, che l’alunno con disabilità sia assegnato ad un docente senza titolo o che lo stesso docente si rechi all’estero per conseguirlo cadendo nella morsa della speculazione.
Agire sull’organico: la trasformazione dei posti al 30/6 a posti al 31/8 permetterebbe non solo di assumere il personale precario su tutti i posti oggi disponibili ma soprattutto eviterebbe un numero esorbitante di supplenti che non garantiscono la continuità didattica agli alunni (Il costo per la stabilizzazione dei 250.000 precari – secondo una nostra recente indagine – ammonterebbe a poco più di 180.000.000 di euro all’anno; 715,20 euro per ogni precario).
Scorrimento GPS posti comuni e di sostegno: Rendere strutturale il reclutamento dei docenti abilitati o specializzati sul sostegno già presenti nelle GPS di I fascia e, in subordine, della seconda fascia.
Nello stesso tempo l’attenzione deve essere rivolta anche ai prossimi percorsi abilitanti previsti e regolamentati nel DPCM di prossima emanazione.
Su questo punto – oltre a rivendicare che questo percorso sia consentito anche a tutti i docenti con almeno 3 anni di servizio – attendiamo conferme in merito alla nostra richiesta di semplificazione dei percorsi per docenti cosiddetti ingabbiati (ovvero le migliaia di docenti di ruolo già abilitati ma con il titolo specifico per altro grado di scuola che fino ad oggi non hanno potuto conseguire l’abilitazione). Ci riserviamo una valutazione più precisa e puntuale non appena il Decreto verrà pubblicato.

Materie STEM: in attuazione di ciò che è stato introdotto nella Legge di bilancio 2023, il Ministero ha presentato le Linee guida per il potenziamento dell’insegnamento delle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) nelle scuole di ogni ordine e grado a partire dall’anno scolastico 2023/2024.
Il documento fornisce indicazioni per favorire l’incremento delle competenze matematiche, scientifiche, tecnologiche e digitali nelle Scuole dell’infanzia, del primo e del secondo ciclo di istruzione e nella programmazione dei servizi educativi per l’infanzia e reca indicazioni specifiche per l’istruzione degli adulti.
Su questo punto abbiamo chiesto di essere informati per tempo e che ci siano degli incontri specifici se ciò, come riteniamo, avrà ricadute sulla formazione dei docenti che insegnano tali discipline.

Per il Ministero erano presenti il Dott. Serra e il Dott. Volontè. Per la Federazione UIL Scuola Rua Paolo Pizzo.

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